IMPARIAMO A RICICLARE COME FANNO LE FORMICHE

L’ARTICOLO SCRITTO

DAGLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI GIOVO,

PER PRESENTARE IL PROGETTO   T.A.M. – T.A.M  DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

file pdf dell’articolo per  Quadrimestrale GiovoInforma

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Giovo, 27 ottobre 2010

In questi giorni in tivù, i telegiornali mostrano immagini di Napoli alle prese con il grave problema dei rifiuti.

Gli abitanti di Terzigno protestano perché non vogliono la discarica vicino alle loro case.

Ma qui da noi nel Comune di Giovo cosa ne facciamo dell’immondizia che produciamo?

Innanzitutto da qualche anno si fa la raccolta differenziata che ha dato buonissimi risultati: circa il 70% di rifiuti va nei cassonetti predisposti e viene riciclato. Dal sito del nostro Comune è possibile scaricare il Riciclabolario, che è un utilissimo vademecum per fare correttamente la raccolta differenziata.

La restante parte finisce nel cosiddetto secco non riciclabile, nei cassonetti chiusi con la chiavetta simile a quella dei computer.

E poi dove vengono scaricati questi cassonetti?

Finiscono in discariche, magari più piccole e controllate di quelle di Napoli, ma pur sempre discariche che sono pericolose perché inquinano il terreno e le falde acquifere.

Qualcuno dice che quando si costruirà l’inceneritore, cioè il forno che brucerà tutto il secco non riciclabile, il problema sarà risolto.

Altri dicono: no, il fumo e le polveri sottili uscite dal grande camino dell’inceneritore inquineranno nella stessa misura.

Per capirne di più noi alunni delle Classi Quinta A e B di Giovo, insieme ai nostri insegnanti e genitori abbiamo messo a punto un Progetto intitolato T.A.M. T.A.M – che sta per “Tegni a ment (de) tegnir a man” , attraverso il quale ci proponiamo innanzitutto di avere cura delle nostre cose per evitare che diventino troppo presto “immondizia” e quando lo diventeranno cercheremo di differenziarle e soprattutto di riutilizzarle in maniera creativa.

Si tratta di un percorso di educazione ambientale che svolgeremo sia nelle ore del tempo scuola “normale”, sia in quelle del pomeriggio opzionale del “Fare con la testa per imparare con le mani”.

In queste due ore, le nostre classi si trasformeranno nelle botteghe dei piccoli artigiani del riciclo.

Stiamo già costruendo oggetti utilizzando rifiuti che per noi sono “rifiutili” :

borse con le confezioni del caffè o con le camere d’aria;

colori ad acqua riciclando il feltrino dei pennarelli esausti..ecc

La nostra sfida è quella di dare una “seconda vita” soprattutto a quei materiali di scarto destinati al “secco-non riciclabile”.

Proprio come stanno facendo al Centro di Riciclo di Vedelago, in Provincia di Treviso e che noi andremo a visitare a metà novembre. Ci andiamo perché vogliamo vedere come riescono a riciclare il 100% dei rifiuti, senza produrre fumi, ceneri e quindi inquinamento e malattie!

Per avere sempre tanto materiale a disposizione (nello specifico: pennarelli, colori a cera e tasti di vecchie tastiere dei pc), abbiamo costruito anche dei “Tritubo-differenziatori” per tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo di Cembra.

Un modo, questo, per conoscere gli altri bambini della Val di Cembra ed interagire con loro.

Chi vorrà aiutarci a fare si che il tam-tam arrivi il più lontano possibile, o semplicemente per capire meglio cosa stiamo combinando a scuola, può visitare i nostri siti internet e magari lasciarci un messaggio (previa iscrizione) all’interno della pagina “Progetto T.A.M. – T.A.M”

http://unbelgruppolo.wikispaces.com/PROGETTO++T.+A.+M.++-++T.+A.+M.

dei nostri siti internet:

UNBELGRUPPOLO (classer V sez A)

http://unbelgruppolo.wikispaces.com/

ISUPERIMPRONTANTI (classe V sez B)

http://isuperimprontanti.wikispaces.com/

A dicembre, tutti avranno la possibilità di vedere, toccare con mano e soprattutto acquistare i nostri preziosi manufatti: vi aspettiamo al mercatino e alla sfilata di moda durante la nostra Festa di Natale.

Oppure fate un salto alla mostra presso il Molin de Portegnac, che verrà allestita a maggio 2011, nell’ambito del Progetto “Più o meno rifiuti”.

Il simbolo che rappresenta il nostro progetto è l’immagine di un formicaio costruito intorno ad un tronco di pino marcio:

lo abbiamo scelto perché le formiche sono animali che, nel loro piccolo, si danno da fare per tenere pulito il bosco, riciclando quello che gli serve!

Sarebbe bello se le persone imparassero da questi insetti, invece di schiacciarli e magari prendere a calci i loro formicai!

Loro sono utili, come è utile e necessaria la raccolta differenziata e il riciclaggio di tutti i “rifiutili”.

E allora ci chiediamo: “Se sono utili, questi rifiuti-li … è proprio il caso di sotterrarli o bruciarli?”

– “Incenerendoli,non si darà un calcione bello forte quindi a tutto il grande lavoro di raccolta differenziata?” –

Se imparassimo a comportarci come le formiche…forse certe immagini e scene in tv non si vedrebbero più!

Alunni ed insegnanti delle Classi Quinte della Scuola Primaria di Giovo.

MERCATINO DI NATALE (in stile) trentino

In occasione del Natale, gli oggetti costruiti nei laboratori del “Fare con la testa per imparare con le mani”  sono stati esposti e venduti in un grande mercatino in puro stile trentino (da far invidia al grande mercatino di natale di Trento!..eheheh)  allestito nella palestra del centro sportivo di Palù di Giovo.

Mercatino di unbelgruppolo

Clicca su questo link per vedere altre  foto.

Se  vuoi, puoi visitare il sito  della mia classe, vai direttamente in homepage  www.unbelgruppolo.wikispaces.com

VITA DA ACINI

VITA DA ACINI

Laboratorio di Scrittura Creativa (produzione di testi umoristici)
Laboratorio @scuol@scolt@ndo : Situazione Formativa: costruzione di ebook ed audiobook

INTRODUZIONE



L’estate stava per finire e, nelle campagne sotto il paese di Ceola, le viti erano cariche di grossi grappoli d’uva.

Sembravano tante vecchiette con la gobba! Le ultime calde giornate di agosto, avevano fatto diventare gli acini dei grappoli di muller :·beIli grossi e belli gialli; grossi e viola invece, queIIi deII’uva schiava.

: – Eh si! Ouest’anno sarà proprio una vendemmia coi fiocchi !! – esclamava ogni giorno il proprietario deI campo! ·

Gli acini del grappoli più grandi, che erano in bella vista, si pavoneggiavano perchè si sentivano belli e attraenti!

: – Noi si che siamo belli ! – diceva un acino a un suo vicino.

:- Ma..lo puoi dire forte! II sole ci ha fatto diventare forti e abbronzati – rispondeva l’altro.

:- Guardate invece quelli nascosti su tra Ie foglie… quanto sono piccoli,brutti e verdi! – aggiungeva un altro acino del grappolone. Nessuno li noterà e resteranno quindi sempre lì piantati..sulla pianta!

:- Hai proprio ragione! Non tutti nascono fortunati e con la camicia, come noi! – sghignazzava un acino.

Le giornate passavano e piano, piano si avvicinava l’autunno…

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SCEGLI TU COME FAR PROSEGUIRE IL RACCONTO.  HAI A DISPOSIZIONE QUESTE POSSIBILITA’:

cliccando sui titoli ti collegherai al sito della classe autrice di questo (ed altri) audioracconti!
Buona lettura e buon ascolto!


ACINI DA STRUDEL

UFFA LA MUFFA

ACINI FORTUNATI

ACINI NEL WATER

VIAGGIO FRA SUCCHI…GASTRICI

ACINI STRITOLATI

Natale è…la storia di Nespola (audio racconto)

Natale è …
(La storia di Nèspola)

www.unbelgruppolo.wikispaces.com

Questo testo si è aggiudicatoIL PRIMO PREMIO ASSOLUTO su 191 partecipanti al concorso di narrativa intitolato “LA FIABA E IL RACCONTO DI NATALE “, (promosso dal Comune di Centa San Nicolò. pv di Trento)

Natale è.pdf

clicca qui per ascoltare il racconto. Natale è…la storia di Nespola

la_storia_di_nespola.jpg

E’ la Vigilia di Natale.
Sara e Andrea stanno guardando la pubblicità di dolci e giocattoli in tv, mentre il nonno , seduto comodamente in poltrona, legge un giornale e di tanto in tanto osserva i nipotini da sopra i piccoli occhiali da vista.

“ Ai me tempi , per Nadàl, se ciapava en pugn de nespole messe a madurar en te la paia! E…Deo Grazia!!
Ma eren sempre contenti istes de quele doi nespole, perché alora se pativa la fam!
Miga come adès! “ – Il nonno fece una breve pausa, poi riprese a brontolare

“ Doman matina, ghe sarà chi el sogiorno pien de giocatoi : batària che no ve ‘mprestreo gnanca, e che dopo doi ore lassereo en ten canton!
Sai ben mi … L’è ogni an quela! “ .

“ Nonno, baaasta con questa storia! Si, ogni an l’è propri quela!
Ormai la sappiamo a memoria questa storia delle nespole!” – dissero i due nipotini.
“Cosa avranno mai di speciale quelle benedette nespole che abbiamo nell’orto !? A me non piacciono proprio!”
– esclamò Sara.
“Mah…! Dai che facciamo una breve ricerca in internet ! “ – propose Andrea.

Sicuri di far contento il nonno, i due nipotini accesero quindi i loro computer : start- google-nespola-invio

“Questo sito mi sembra interessante … adesso guardo cosa dice a proposito delle nespole” – disse Sara
Frutto di color giallo-arancio, dalla buccia sottile e di forma tondeggiante, ricco di sostanze nutritive…
“ Io ho scoperto chela pianta del nespolo è la prima a fiorire, e i suoi frutti sono gli ultimi a maturare.

Mancavano poche ore alla vigilia di Natale!
I bambini, finita la veloce ricerca su internet , spensero i computer e si infilarono sotto le coperte.
Non si addormentarono subito! Ma,dopo una buona mezz’oretta,i loro occhi decisero che era venuto il momento di abbassare finalmente le tapparelle.

JINGLE BELLS – JINGLE BELLS …la-la-la-la-laaaaaa

I due ragazzini finalmente si addormentarono e misteriosamente cominciarono a fare lo stesso strano sogno…
JINGLE BELLS – JNGLE BELLS …la-la-la-la-laaaaaa

Si trovavano nel bel mezzo di un orto, nascosti dietro un grande capanno… quando, ad un certo punto…
JINGLE BELL – JNGLE BELLS …la-la-la-la-laaaaaa

Il canto natalizio si fece sempre più forte e vicino…
Una ragazza dai capelli neri era entrata nell’orto canticchiando felice, stringendo nelle mani alcuni cestini vuoti; salì poi su uno dei nespoli e poi cominciò a raccoglierne i piccoli frutti; stava bene attenta a non farli cadere.
Quando ebbe riempito i cestini, la ragazzina scese dall’albero e si diresse proprio verso il capanno.

Vide i due bambini , ma fece finta di niente. Dopo un po’ riprese a canticchiare e alla fine disse loro:
“ Cosa fate lì nascosti?! Datemi piuttosto una mano. Ho molte nespole da raccogliere! ”
I due bambini uscirono allo scoperto e lentamente salirono anche loro sull’albero .
Mentre lavoravano si presentarono e cominciarono a fare amicizia:
“ Io mi chiamo Fioranna – disse la ragazza. “Ma per tutti qui io sono “Nespola ”
“Io sono Andrea e io sono Sara” – dissero i due fratellini.

“ Volete venire con me, più tardi? ” – chiese Fioranna ai due bambini. “ Devo assolutamente portare questi frutti alla gente del paese, prima della mezzanotte! ”

Mentre camminavano, spiegò ai due bambini che sua nonna le aveva affidato l’orto con il compito di curare le piante di nespolo tutto l’anno, dalla fioritura alla maturazione dei frutti e poi, alla vigilia di Natale, di portare in dono le sue nespole quasi mature agli abitanti del paesetto.

“ La nonna mi diceva che è una bella cosa saper regalare agli altri un po’ della propria felicità! ”
– disse Fioranna.
“ Per me sono il più bel frutto del mondo e mi danno sempre tanta soddisfazione!
Ogni nespola mi fa compagnìa tutto l’anno: in primavera, quando è ancora un fiorellino bianco e in inverno quando è pronta per essere raccolta ! “

Si avviarono tra le case e cominciarono a distribuire i frutti che avevano raccolto.
Gli alberi spogli erano carichi di neve; nel paese non c’era nessun rumore, tranne il fruscìo del vento tra i rami delle piante e le risate di un gruppetto di bambini che giocava a palle di neve.
Man mano che proseguivano nel loro giro, sempre più bambini uscivano dalle loro case e si univano a Nespola, Andrea e Sara.

Arrivarono alla grande villa bianca in cui abitava una famiglia di ricchi: Nespola suonò al campanello dorato e pochi istanti dopo apparve una piccola signora tutta impellicciata e truccata: era la contessa Amalia VonGat che, con un certo disgusto, si rivolse ai bambini dicendo:
“Andate via!Non abbiamo bisogno di queste cose da poveri! Noi ne abbiamo di cibo! “
I tre, lì per lì ci restarono male, ma poi … quando si furono allontanati … si divertirono a farle tante di quelle pernacchie e linguacce, che non vi immaginate neanche!
I nipoti della contessa, che nel frattempo erano usciti di nascosto dal retro della villa, assaggiarono incuriositi quei frutti strani e si stupirono del loro gradevole sapore ; poi … chissà perché, anche loro si unirono al grande gruppo nella distribuzione delle nespole.
“Che soddisfazione aver svuotato anche quest’anno i cestini” – esclamò Nespola, ringraziando i suoi nuovi amici e invitandoli a festeggiare la vigilia del Natale nel suo grande orto.
Chi passò da quelle parti vide tanti bambini
divertirsi tutti insieme, per ore e ore anche senza giocattoli, ma con tanta felicità nel cuore!

JINGLE BELLS – JINGLE BELLS …la-la-la-la-laaaaaa
JINGLE BELLS – JINGLE BELLS …la-la-la-la-laaaaaa
JINGLE BELLS – JINGLE BELLS …la-la-la-la-laaaaaa

Come tutti i sogni fantastici, anche quello di Sara e Andrea si interruppe e i due si svegliarono contemporaneamente al mattino.
Ancora in pigiama, si precipitarono in salotto e si tuffarono letteralmente sotto l’albero per prendere i loro regali.
Poi, ricordandosi del sogno, uscirono di casa, andarono nell’orto e raccolsero alcune nespole.
Quando rientrarono, le portarono al nonno, promettendogli che da quel momento si sarebbero presi cura loro del nespolo … proprio come aveva fatto la protagonista del bellissimo sogno.
Il nonno osservò i nipotini e poi, con un gran sorriso disse:
“Col temp e con la paia, madura anca le nespole! Sta not magica me sa che l’ha fat maduràr propri en pressa ste me do nespolote brigante ! Che bel Nadàl !!

FINE